Perché classico e moderno devono per forza essere “nemici” ?!?!

Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere questo articolo per raccontare a tutti voi un’esperienza che consiglierei a qualunque musicista, dove per “qualunque musicista” intendo dire qualunque strumento esso suoni, qualunque genere prediliga, qualunque sia lo scopo per cui “fa musica”: a ottobre 2010 ho conseguito in Conservatorio a Novara la licenza di “TEORIA, SOLFEGGIO E DETTATO MUSICALE”.
Elencherò ora in maniera più sintetica possibile (e purtroppo anche un po’ riduttiva rispetto a quello che è il tipo di studio necessario per affrontare quest’esame) gli argomenti delle prove, specificando per ognuna la sua valenza a livello pratico per il musicista moderno.

TEORIA MUSICALE
Tratta i più disparati argomenti: intervalli (non quelli in cui a scuola facevate merenda!), scale di ogni tipo, principi di acustica, indicazioni sui ritmi e chi più ne ha più ne metta!
Dal mio punto di vista è una prova utilissima da preparare per ampliare davvero le conoscenze teoriche del musicista moderno, conoscenze che tornano sin da subito molto utili per l’applicazione pratica.
PROVA CONSIGLIATA!

DETTATO MELODICO, SOLFEGGIO  e TRASPORTO CANTATO
Tre prove completamente diverse ma che alla fine condividono uno scopo comune: migliorare il nostro orecchio musicale. I musicisti moderni ( compreso il sottoscritto …) per fare i “ganassa esterofili” parlano di “EAR TRAINING”, ma queste prove hanno lo stesso scopo!
Nello specifico il DETTATO MUSICALE ha come obbiettivo quello di farci riconoscere tonalità, tempo, combinazioni ritmiche e ovviamente la melodia di un brano monofonico e modulante (esiste anche il dettato polifonico) della durata di 8 battute avendo come riferimento solamente il LA di partenza.
PROVA CONSIGLIATISSIMA!

Il SOLFEGGIO CANTATO, invece, insegna a riprodurre a prima vista le note di un piccolo brano (ovviamente monofonico) mediante il nostro strumento voce. Anche per questa prova si parte dal solo LA di riferimento sul quale intonarsi… ma non solo i cantanti possono affrontarla! E’ necessario “solo” essere in grado di intonare ogni tipo di intervallo.
PROVA CONSIGLIATISSIMA!

Il TRASPORTO CANTATO è simile al solfeggio cantato, l’unica differenza sta nel fatto di trasportare a prima vista il brano di un tono o un semitono ascendente o discendente.
PROVA POCO UTILE DAL PUNTO DI VISTA PRATICO.

SETTICLAVIO
Forse non tutti sanno che oltre alla chiave di basso e a quella di violino esistono altre 5 chiavi: soprano, mezzosoprano, contralto, tenore e baritono. Bene … a me sarebbe bastato saperlo anche così … invece no! Ti costringono a solfeggiare a prima vista in tutte le 7 chiavi che si alternano velocemente in base alla perversa mente di chi scrive le prove d’esame! … Diciamo che, almeno che non vogliate diventare direttori d’orchestra o che cantiate o suoniate uno strumento che vi costringa a usare una chiave diversa da quella di violino o di basso questa prova nella praticità non serve a una beata mazza! se non ad allenare un po’ la propria testolina… ma penso che un sudoku sia di gran lunga più utile!
PROVA SCONSIGLIATA!

SOLFEGGIO PARLATO IN CHIAVE DI VIOLINO
Questa prova è forse la più difficile, nonostante tutti conosciamo la chiave di violino. Nelle prove d’esame sono presenti continui cambi di tempo, combinazioni ritmiche complesse, abbellimenti, abbreviazioni, tagli addizionali a volte illeggibili e una serie di altre difficoltà che rendono questa prova davvero complessa. Una volta preparata una prova d’esame di questo genere, però, nessuno spartito farà più paura! Ah, dimenticavo… il solfeggio è a prima vista ed è lungo circa una facciata.
PROVA CONSIGLIATISSIMISSIMA!

Ho finito, spero di aver convinto anche il più anticlassicista ad aprire le porte ad alcuni argomenti della musica classica che sicuramente gli torneranno molto utili nella sua esperienza musicale.
Chiedo scusa se non sono stato granché come articolista ma l’ultimo mio scritto di senso compiuto risale al mio tema di maturità …!!
Buona musica e buono studio a tutti!

Riccardo Cogliati